venerdì 8 giugno 2007

ciao




















tu porti una borsa piena di fogli
e magliette con scritte vivaci
ti guardi allo specchio di rado
per non incontrarti,
piuttosto ti osservi riflesso negli occhi degli altri,
a volte ti piaci.

tu prendi la borsa sformata
la maglietta vivace
in perfetto stridore con quello che stiamo vivendo
sussurri qualcosa
il cui senso mi rimarrà oscuro
così te ne vai.

ogni volta un giardino di vetro
si spappola in mille pezzetti
e l'affronto richiede il coraggio
e
sacrificio agli dei
di galline sgozzate
poi fritte
infine
destinate alla grande distribuzione:
una di quelle galline sono io.

e poiché sono le mani tue
a torcere il collo
io non becco
così come non mi sorprende
la panatura dorata
di contorno.

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