domenica 30 settembre 2007

c'è un punto
nel tuo sguardo
oltre il quale
non si può andare,
un crepaccio
sul fondo
difficile da individuare.
ci sei tu
a un palmo di mano
con una partita da giocare.
un rigore
all'ultimo minuto
forse
ci poteva pure stare.
c'è un ombrello lì fuori,
e l'estate
non ha voglia di aspettare,
ma noi si
e comunque
non vedo dove
altro potrei andare.

martedì 25 settembre 2007

terminal



ci sono sguardi
come raggi perforanti,
martelli pneumatici
nel bulbo oculare.
ci sono abissi
appena intravisti,
dove si vorrebbe
sprofondare
con te
dapprima erano rose
e dopo si è trattato
di aspettare.
c'è una donna in fiamme
e troppo poca legna da bruciare
ci sono sentimenti
che se non li consumi
possono morire.

sabato 22 settembre 2007

quando fai così, non ti capisco



l'amore mio per te
non mi ripara
da tutto il dolore
del mondo
che mi assale.

irruento.

arriva e fa
il rumore del vento.
le lacrime
si affrettano
a salire le scale.

non mi basta
di stare
a guardare.

galoppata nella steppa con sosta davanti al fuoco indossando pelli di montone



attraverso le strade,
- perché di strade è fatta
la vita mia -
quasi sempre da sola.
ogni tanto mi fermo,
sorrido agli amici
per dire che va tutto bene
e mangio un gelato,
così sento più freddo
di quello che settembre
normalmente propone.
di solito
ascolto più che parlare,
guardo in faccia la gente,
e poi deve uscirmi sul viso
una qualche richiesta d'aiuto
uno sguardo smarrito
lo leggo sul volto (degli altri).
allora capisco che è tardi
che è l'ora di andare
perché diventa urgente
tornare
a una stanza di luce arancione
e spiragli di blu.
questo è l'unico posto
dove io e te possiamo restare
come si sta
infilati
sotto le ascelle
di nostro signore
e
sparisce la stanza
e solo allora sto bene.

domenica 16 settembre 2007

per le strade è solo te che cerco




non riesco
a farmi bastare
la tua essenza,
che cambi una vocale ed è
l'assenza.

e se
fosse il tuo
il braccio che sfioro
quando cammino
sull'asfalto liquido,

- ché sa di piscio
e ferro arrugginito,
l'odore di settembre
senza te -

se fossero
i tuoi
gli occhi
da guardare

se fosse qui
il tuo viso

da baciare

percorrei veloce
e senza peso
la strada verso nord
che porta
alla montagna
e scorre parallela
a quella tua

mercoledì 12 settembre 2007

bacio di dama



lei è dove è sempre stata,
non si è spostata di un passo
da dove l'hai lasciata.

sulla zerbino
che precede la soglia
che precede la vertigine
divisibile per due,
c'è scritto "salta!".

è lì che attende
un bacio.

un solo,
fottutissimo,
bacio.

in fila,
aspetta che arrivi il suo momento.

domenica 9 settembre 2007

smoke



tu puoi pure andare
oppure stare
e mantenere le distanze
come se fosse
pericolosamente infetto
ciò che è nascosto
tra le mani mie.
del resto,
io
qui
sono a fare finta
che non sia
ossigeno
quello che mi dai
e continuo a fumare
mandando giù boccate
che offuscano i pensieri
ma solo in apparenza,
perché intanto
tu,
pure confuso tra i vapori
dei polmoni miei,
mantieni inalterati i tuoi colori
e io,
lontana qualche miglio
che segna la distanza siderale tra noi due,
anticipo l'inverno,
riducendo i miei gesti a pochi
e secchi e freddi,
oppure
vestendomi di scuro.

sogno n. 2




sono in campagna a passeggiare e nell'erba alta improvvisamente vedo una piscina. da questa piscina parte un canale, grande quanto una corsia, che gira intorno alla campagna per poi tornare nella vasca grande come se questa avesse un emissario e un immissario. nel canale ci sono un uomo e una donna, con costume cuffietta e occhialini, e ci danno dentro con lo stile libero ma non è una gara, vanno in fila indiana. nel sogno so pure che quei due si amano. la piscina ha il fondo chiaro e l'acqua trasparente. forse ho pensato che avrei volentieri nuotato lì. poi mi sono svegliata, oppure il sogno è semplicemente svanito.

giovedì 6 settembre 2007

salto in alto



ho sognato di volare, per la prima volta in vita mia.
volavo alto ma non troppo, sul mio paese.
lo osservavo dai tetti e andavo veloce.
poi sono planata a casa mia, galvanizzata da questo superpotere che mi avrebbe permesso spostamenti rapidi e nuovi punti di vista. volevo citofonare ai miei che mi sapevano a milano e dirgli: "ehi, sono qui, ora potrò venire a trovarvi più spesso!"
ma mentre lo pensavo ho realizzato che per gli uomini è impossibile volare (maledetta razionalità, pure in sogno devi venire?) e questa consapevolezza mi ha tolto la forza appena acquistata.
infatti ho riprovato a prendere il volo e mi sono sollevata, ma di poco, così che stavolta era più che altro un saltellare di gallina.

mercoledì 5 settembre 2007

non c'è rosa senza spine



va meglio.
me lo chiedo di nuovo: va meglio?
non lo so.
le mani sono sempre tumefatte e piene di piccole ferite ed è come se avessi centinaia di spine conficcata sotto unghie e polpastrelli. si salvano, per ora, i dorsi. 6 mesi che vado avanti così. la chiamano disidrosi e non ha una causa precisa.
c'è una donna in fiamme....come se non bruciassi già per l'ardere di altri fuochi.

mi chiedo se va meglio, dicevo, così come me lo chiedono i miei amici ai quali rispondo da tempo con lo stesso monosillabo: no.
va male, sono limitata in tutto, provo dolore a toccare qualsiasi cosa.
sono demoralizzata. mani di carta vetro. è pure la poesia è alle cozze.
ma oggi una leggera speranza deve essersi affacciata nel mio inconscio. come l'ho capito? perché stasera, di ritorno a casa, canticchiavo: "felicità, ti ho persa ieri ed oggi ti ritrovo già...tristezza va', una canzone il tuo posto prenderà...".
parole, parole, parole.

sabato 1 settembre 2007

ellade e pallade

l'uomo
cavalca la tigre,
e se l'impresa non riesce
questi verrà divorato dalla bestia
ma se gli riesce
si tratta di assurgere al rango degli dei
dopodiché potrà scegliere
se farsela ancora
con gli umani
o guardare la terra
dall'alto dell'olimpo,
in una mano la penna
e nell'altra la menna di giunone
che stilla vino rosso
a denominazione d'origine
controllata