martedì 25 dicembre 2007

noel



natalizio natale
mi devo sbrigare
perché devo partire
tu intanto non dimenticare
i miracoli da fare....

lunedì 24 dicembre 2007

una bella notte di natale

le stelle non si vedevano. nemmeno la luna, seppure quasi piena
tutto era avvolto dalla nebbia che nella città non compariva più ma miracolosamente quella sera si.
i poveri disgraziati derelitti e senza casa in quella notte fredda non avrebbero potuto rifugiarsi nemmeno al mc donald di piazza XXIV maggio perché aveva chiuso alle 19.
uscì per comprare le sigarette e incontrò per caso un amico che l'accompagnò e la fece ridere per qualche minuto.
c'è da dire che lei finse bene che tutto fosse a posto.
si tradì solo perché comprò cioccolata che sarebbe bastata a esaudire le ultime volontà di un condannato a morte ma non la sua. cioccolata sufficiente anche per il plotone di esecuzione.
tornò a casa e stappò la bottiglia di vino che aveva serbato per una bevuta condivisa, e piano se la finì da sola.
lacrime e vino, vino e lacrime, vanno d'accordo.
la cioccolata non la toccò.
non era la prima volta che le capitava di consolarsi così.
era la prima volta, però, con un bianco.
finita quella bottiglia, non avrebbe avuto niente altro per offuscare la ragione, se non la ragione stessa.
- domani compro un libro. poi ne compro un'altro e lo regalo a lui. gli regalo "piattaforma al centro del mondo" di michel houellebecq. lui può comprendere quando dice:
"Il liberalismo economico è l'estensione del dominio della lotta, la sua estensione a tutte le età della vita e a tutte le classi sociali. Ugualmente, il liberalismo sessuale è l'estensione del dominio della lotta a tutte le età della vita e a tutte le classi sociali. Sul piano economico, Raphaël Tisserand appartiene al clan dei vincitori; sul piano sessuale, a quello dei vinti. Certi guadagnano su entrambi i tavoli; altri, su entrambi perdono. Le imprese si contendono certi giovani diplomati; le donne si contendono certi giovani; gli uomini si contendono certe giovani; il problema e l'agitazione sono considerevoli".
magari muoio stasera, un infarto prima di avere messo a posto le carte, e di salutare mi importa poco perché non sopporto le scene strazianti.
ho sempre sofferto. anche quando ho creduto di essere felice. è durato qualche momento, o qualche giorno. poi è arrivato sempre il contrappasso. ho paura del contrappasso tanto che cerco di anticiparlo e so che sono il genere di persona che non si godrà mai i momenti di felicità fino in fondo e forse manco in parte.

questo ripeteva a se stessa e altre cose.
intanto teneva a bada la fitta al cuore.
lei pensava che morire fosse più doloroso per chi rimaneva che per chi se ne andava.

arrivarono alcune telefonate. un amico che la cercava per parlarle della nebbia a Landriano prov. di PV, e sua madre che le disse una cosa bella.
questo il dialogo, interrotto da lei bruscamente:
- ciao, sei sola?
- si
- pure io sono sola. tuo padre è andato a dormire e io sto guardando "la marcia dei pinguini". vorrei tanto stare con te. sola tu, sola io, almeno staremmo insieme. ma tu stai bene da sola, lo so...

mamma, stasera no. stasera non è sera da trascorrere soli così come sto facendo io che non riesco nemmeno a parlarti al telefono tanto è forte il groppo in gola e allora scusami se affretto la chiusura della conversazione ma non ho parole solo singhiozzi in gola da ore, mamma mia, ma tu non devi saperlo e allora facciamo che sto bene e domani ci vediamo. ricordati che ti amo."

il vino era quasi finito.
- facciamo un censimento. vediamo quanta gente sola c'è stasera. io ne conosco almeno un altro.

coltivo l'amore per scelta razionale e perché non trionfi il male


amore mio
ho bisogno di chiamarti amore mio
perché sennò impazzisco di dolore....
amore mio
il lamento del mondo è forte
e insopportabile
e Amore è il solo
che riesce a controbattere
o almeno,
questo spero io.

domenica 23 dicembre 2007

le attenzioni mancate




la ragazza parla molto ma da sola.
davanti agli altri non dice niente.
il suo dolore non è urgente
e nemmeno sordo,
ha la consistenza viscida del miele.
il suo dolore non fa rumore.
sono fitte che poi si sciolgono nel pianto.
sta male e ha bisogno di cure,
anche se sembra fredda e autosufficiente.
la ragazza non dice niente.

she says...

sabato 22 dicembre 2007

siamo piccoli visti dall'alto di un grattacielo



new york
le mille luci
tutto è possibile
danny amatullo
sex and the city
il ponte da masticare
new york
la grande mela
woody allen
c'era una volta in america
un taxi guidato da robert de niro
new york
la febbre del sabato sera,
ho paura
lasciami un buon ricordo, new york,
voglio vederti danzare
Frisco
a new york

di come Attesa giunse a Compimento, provincia di Milano.



attesa,
ce ne stavamo zitti...
poi è arrivata
- solstizio d'inverno, ma profumava di un'altra stagione -
e ha spolverato i giochi del giardino,
ha disperso la nebbia,
mescolato le carte,
ha riacceso il camino e con suo padre,
quando l'ha vista,
pare si sia trattato di amore a prima vista.

giovedì 20 dicembre 2007

l'ottimismo scontato all'UniEuro



- è un periodo duro, ha ragione. è molto faticoso mantenere alto il morale. l'arrivo dell'inverno congela la leggerezza, mi pare, e pesa la sua croce.
- ma se mentre parliamo ci guardassimo negli occhi?
- staremmo bene per un po'...poi sarebbe uguale.
- aspetta primavera, bandini?
- si.
- e arriverà?
- bella domanda...

mercoledì 19 dicembre 2007

superpoteri



ogni giorno mi sveglio e ho paura.
ma amare te me l'allontana...

martedì 18 dicembre 2007

spes in n.y.


io credo ai miracoli.  
specialmente a quelli 
piccoli.

parafrasami "amore"

- qual è la cosa che amate fare insieme?
- ci piace azzardare periodi ipotetici del terzo tipo.
- cioè..?
- come...non lo sa? è un nuovo gioco della settimana enigmistica!
- ah...

lunedì 17 dicembre 2007

in fuga


corro fino a quando non sento il cuore in gola
scappo dai mulini a vento
corro sul cemento
corro per non perdere il tram
corro per fare in fretta
corro per riscaldarmi
corro per non soffermarmi 
corro per sfuggire al mio destino
corro per non finire nel mirino
corro per essere veloce
corro per stare in pace
corro per gridare al mare aperto
corro per lo sconcerto
corro per non sentire più il rumore
corro per seminare la ragione
corro per soffocare
e principalmente
corro per dimenticarti, amore.

ma non serve a niente.

supermarket


- Chi sei tu?
- Una bambina…
- Ti sei persa?
- No, abito qui.
- Qui al supermercato?
- Si.
- Se vuoi posso offrirti cioccolatini vecchi e la mia compagnia. Ma ho perso ogni mordente e aspettativa. E sono diventato piuttosto noioso.
- Non mi sembri noioso. Vuoi le patatine? O preferisci un whisky?
- Un whisky andrà bene. Ma non stiamo rubando?
- No, abito qui, te l’ho detto. Questa è casa mia. Ti prendo un bicchiere di vetro…
- Da quanto abiti qui?
- Non so...per quel che ricordo, ci sono sempre stata. Versane un po’ anche a me, vuoi…?

domenica 16 dicembre 2007

le galassie impiegano il loro tempo per implodere come del resto i legumi a cuocere



è questione di giorni.
è questioni di giorni e poi tutto diventerà un ricordo.
del dolore te ne dimenticherai, stai sicura.
vuoi fumo?
vuoi che ti tolga le mani di dosso?
adesso che cominciavo a divertirmi?
sai cosa mi piace? vedere la paura.
sentire che stai sotto di me come un animale braccato, e sei dura.
e più fai così più io mi eccito e compio il florilegio mentre gli angeli stanno a guardare ma intanto...ahahahahhahah....che possono fare?
grida, grida pure.
fuori è festa e la musica è alta e nessuno potrà sentire e se pure sentissero dubito che ubriachi come sono avrebbero voglia di venirti a salvare.
pensano ai cazzi loro. tutti a questo mondo pensano ai cazzi loro.
e tu credi agli angeli. ma ti sei vista adesso?
vuoi che ti descriva lo sguardo che hai?
vuoi che prenda legna da ardere e la butti su un fuoco già acceso?
le fiamme...esistono solo le fiamme.
tu il cielo non lo puoi toccare. l'inferno si.
ah...piccolina, lo so che credevi all'amore.
ma adesso sei grande, e da domani non ci crederai più.

psychokamasutra



Sto sotto.
Sto sotto.
Sto sotto.


Ma non è detto che sia la posizione migliore.

sabato 15 dicembre 2007

la sottigliezza di una sottiletta mi disarma e rimango senza unghie a tentare di aprire la pellicola che la contiene

fece la doccia come se potesse lavarglielo via.
sciacquare i capelli e che scivolasse anche lui con l'acqua e la schiuma,
questo si disse
e il calore le distese la pelle
per il tempo che durò.

le suppellettili si animarono di vita propria e il pappagallo proveniente dal brasile
cominciò a cantarle le canzoni che sapeva con la voce di tom waits
lina uscì dalla vasca, infilò l'accappatoio rosa e si sfregò le braccia.
allo specchio appannato vide che il trucco non si era lavato del tutto.
le faceva due aloni sinistri attorno agli occhi.
"ora asciugo i capelli",
e con il phon acceso riuscì a non sentire il pappagallo che cantava
per il tempo che durò.

non sentì nemmeno il telefono suonare.
"le sensazioni ingannano.
adesso devo credere soltanto a ciò che vedo
e ciò che vedo è un uomo che ha paura."
milko.
ovunque ella fosse milko mancevski riusciva a trovarla.
e si vestì per lui,
pronta a invischiarsi con lui
e questo
per il tempo che durò.

del resto, quei due, insieme,
erano decisamente meglio
che non
presi singolarmente,
almeno per quel poco che durò.

melampus (a ennio flaiano)



mi tengo buona, amore
e invece vorrei piangere,
misera e poca cosa, io senza te.
ma me ne sto accucciata
ai piedi del tappeto
e aspetto di sentire
l'odore
e i passi conosciuti sul selciato...
e tu che apri la porta.

la vestizione

- passami l'armatura, amore.
- non voglio che tu vada a combattere...
- devo.
- devi. per chi? chi è che ha bisogno di te più di me?
- non lo so ma devo andare...ora passami l'armatura.

venerdì 14 dicembre 2007

giovedì 13 dicembre 2007

poesia delle situazioni prevedibili

l'amore è un dono
dà superpoteri
drizza le antenne
usa una lingua tutta sua
rafforza i colori
comunica a distanza
attraversa le pareti delle vene e va nel sangue
storpia e guarisce
vola alto
somiglia a te
ha un sorriso che non fa una piega
come te amore mio
non fa una piega
accende le lampadine
eleva i sensi
ammorbidisce i capelli
dà da bere agli assetati
addirittura
fa resuscitare i morti
i cui nomi cominciano per ....??!

eppure,
finisce sempre che
o arriva un temporale
e i due si bagnano
o arrivano gli squali e se li mangiano.

mercoledì 12 dicembre 2007

Babe e l'angolo



Una volta, anzi, più di una volta, ho visto il film "Dirty Dancing".
Di quel film mi piace la musica, l'interpretazione degli attori e la storia banale. E specialmente una frase.
Quando Patrick Swayze vede Jennifer Grey costretta tra il tavolo e il muro, accanto al padre che l'aveva punita, e dice a questi:
"Nessuno può mettere Babe in un angolo".
(Poi Pat le porge una mano che lei raccoglie e finiscono il balletto cominciato...ecc...)

Ecco, io posso dire di aver superato quella fase.
Non è più mio padre a fare come se non esistessi.

il colore non fa il monaco

lavoro nell'open-space di un ufficio dalle ampie vetrate e dai muri colorati.
certi giorni di colorato rimangono solo i muri perché il cielo di milano ha quel colore che non saprei chiamare in altro modo se non colore del cielo di milano e che certo non è indossabile con qualsiasi abito o stato d'animo.
nell'open space ci sono due aree di lavoro composte da 5 tavoli ciascuna. questi tavoli sono a forma di petalo e uniti agli altri petali formano un fiore che al centro, al posto del pistillo, presenta una colonnina piena di terminazioni elettriche ed elettroniche cui sono collegati pc, connessioni, telefoni e la mia lampada coi colori della bandiera jamaicana o del sole mio che lasciai.
seduti al nostro fiore siamo in 3 fissi, 1 che viene part-time e 1 che non viene più perché è in maternità.
rimaniamo io, la tz e il supertelegattone dagli occhi blublublublublu più di paul newman e certe volte lo guardo ed è come fare un bagno nel mio mare.
però c'è un altro uomo con gli occhi azzurri nel mio ufficio e lui cammina impettito che sembra abbia sempre qualche noce nel culo e pensa di essere l'uomo più richiesto e intelligente del nord europa e anche di avere un grande appeal. ecco, quando guardo lui penso sempre che sia limitativo che "biondo occhi azzurri" siano credenziali per la bellezza, se descritta.

di tutta l'erba, un fascio



a quanto pare
non tutte le follie
finiscono in tragedia.

mercoledì 5 dicembre 2007

a me mi basta una parola, ma tu stai muto....

amore mio,
amoremio amoremio amoremio amoremio amoremio amoremio amoremio amoremio amoremio amoremio amoremio....
non è profondo il posto in cui sto.
si vede il cielo dalle sbarre, e le montagne in lontananza.

ci sono richieste alle quali arriva in soccorso un aiuto
e altre che prima sbattono contro un muro e poi finiscono nel vuoto.

martedì 4 dicembre 2007

la santabarbara del mio cuore lentamente sta inesplodendo



vorrei essere altrove, e stamattina nella fattispecie in qualsiasi posto a parlare e fare l'amore con lui come si accoppiano tutti gli altri animali e non vedo perché noi due dovremmo essere da meno quando possiamo essere meglio sicuramente perché lui mi fa accapponare la pelle anche solo con il pensiero.
oggi è il mio onomastico e forse non è un caso che mi abbiano chiamata così perché a volte mi sento una polveriera anzi la guardiana della polveriera attenta alle fiamme pericolose però una bella esplosione ci vorrebbe a sollevare le parrucche e i riporti e le carte false e la società civile di stò cazzo e riportarli a una forma di purezza primigenia.
c'è gente che si attacca ad altra gente come le sanguisughe e succhia succhia perché nutrimento da solo non riesce a darsene e del resto i succhiati capita spesso che è proprio dei salassi che abbiano bisogno. io invece delle sanguisughe mi sono rotta il cazzo e sinceramente preferisco che vadano ad approvviggionarsi in altro modo che non da me e poi io ho già il mio vampiro e mi basta.
mi sveglio e ringrazio dio di essermi svegliata e penso a lui e poi mi alzo e preparo il mio caffè e la sola idea di dover trascorrere la giornata in una galera dalle pareti colorate dove sarò sequestrata per otto ore al giorno mi ammoscia le prospettive. esco con il sole e torno a casa con il buio e della giornata non ho visto niente a malapena il cielo dalla finestra e io che più o meno sono come un albero o insomma qualcosa che ha bisogno della fotosintesi clorofilliana per stare bene, mi sa che così mi secco....

lunedì 3 dicembre 2007

gestazione



sto aspettando
(che passi)

i. b.



le connessioni remote si sono fatte presenti e i tubi di scarico hanno preso a vomitare il contenuto.
le principesse giacciono nei loro letti drogate e i principi contrabbandano diamanti per conto dei sette nani. i cavalli si fanno strigliare dai cespi di rovo e le mosche che bevono dalle loro ferite si trasformano in alicante buono per i pasti a base di selvaggina. la donna del tenente francese ha avuto un moto d'invidia alla vista di madama bovary che giungeva trafelata dalla casa di rodolphe. pasolini è risorto ai piedi della croce del vangelo secondo matteo. le suppellettili si sono armate di pazienza e oltre alla polvere hanno tolto le tende dal pied a terre dove agnese e il suo coccodrillo domestico se la spassavano nei fine settimana prima che lei ne facesse una borsetta. il custode di venezia alleva capodogli nella laguna ma il moto ondoso sembra non risentirne. i mercenari giannizzeri al servizio del re di russia tagliano su commissione la testa al toro e la porgono al sovrano su un vassoio d'argento. nelle foreste della colombia c'è una donna appesa a un'amaca che coltiva la speranza ma la terra è avara e gli uomini che nascono buoi poi si trasformano in faine. le funzioni matematiche vivono momenti di smarrimento se applicate alla probabilità e infatti quella volta che con la manovra di heimlich nicola salvò la vita a franco il pazzo, quello manco lo ringraziò, perché aveva fatto di tutto per farsi andare l'oliva di traverso.

johnny



un bel film

domenica 2 dicembre 2007

e





sei il macellaio che taglia la carne,
e il santo che guarisce le ferite.
sei la nutella sul pane caldo
e lo spiraglio tra le nuvole
sei la profondità della botte
dove sto come diogene a casa
e sei un viaggio fuori dalla lombardia
che cambia il panorama al finestrino.
sei la porta di brandeburgo
con la quadriga e il condottiero alato
e ovunque porti, io vado.

sabato 1 dicembre 2007

persone speciali



che in certi punti mi sembra "shine on your crazy diamond"