giovedì 2 agosto 2007

vienimi a prendere




c'era una donna in fiamme
lì sulla banchina.
agitava le mani insanguinate a mo' di saluto
a chiunque passasse sul fiume

c'era una donna in fiamme, lì,
e qualcuno chiamò i carabinieri
che provarono a spegnerla
tamponandole addosso coperte di lana
ma lei continuava a bruciare
salutando con le mani insanguinate
chiunque passasse sul fiume

c'era una donna in fiamme lì sulla banchina
e qualcuno pensò di buttarle addosso secchiate d'acqua
perché quello strazio finisse,
ma lei, nelle fiamme, restava:
coi capelli lo sguardo i vestiti
e quelle mani insanguinate,
con cui salutava, agitandole,
chiunque passasse sul fiume

c'è una donna in fiamme
che percorre ogni giorno
le medesime strade
fatte di ciottoli di fiume
e stasera al suo passaggio
i palazzi d'intorno hanno preso a bruciare
e i ciottoli di strada sono tornati
a essere torrente
in cui lei ha bagnato le mani insanguinate

e chinandosi per farlo
LO ha visto riflesso nell'acqua
brillare dello stesso fuoco suo
e LUI lì le ha preso le mani e
le ha baciate
e quelle hanno smesso di colpo
di far male
(ecco spiegato tutto quel salutare)
ed entrambi hanno smesso di bruciare
perché ci sono fiamme che solo altre fiamme
possono placare.

vienimi a prendere

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