sabato 22 settembre 2007

galoppata nella steppa con sosta davanti al fuoco indossando pelli di montone



attraverso le strade,
- perché di strade è fatta
la vita mia -
quasi sempre da sola.
ogni tanto mi fermo,
sorrido agli amici
per dire che va tutto bene
e mangio un gelato,
così sento più freddo
di quello che settembre
normalmente propone.
di solito
ascolto più che parlare,
guardo in faccia la gente,
e poi deve uscirmi sul viso
una qualche richiesta d'aiuto
uno sguardo smarrito
lo leggo sul volto (degli altri).
allora capisco che è tardi
che è l'ora di andare
perché diventa urgente
tornare
a una stanza di luce arancione
e spiragli di blu.
questo è l'unico posto
dove io e te possiamo restare
come si sta
infilati
sotto le ascelle
di nostro signore
e
sparisce la stanza
e solo allora sto bene.

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