sabato 15 dicembre 2007

la sottigliezza di una sottiletta mi disarma e rimango senza unghie a tentare di aprire la pellicola che la contiene

fece la doccia come se potesse lavarglielo via.
sciacquare i capelli e che scivolasse anche lui con l'acqua e la schiuma,
questo si disse
e il calore le distese la pelle
per il tempo che durò.

le suppellettili si animarono di vita propria e il pappagallo proveniente dal brasile
cominciò a cantarle le canzoni che sapeva con la voce di tom waits
lina uscì dalla vasca, infilò l'accappatoio rosa e si sfregò le braccia.
allo specchio appannato vide che il trucco non si era lavato del tutto.
le faceva due aloni sinistri attorno agli occhi.
"ora asciugo i capelli",
e con il phon acceso riuscì a non sentire il pappagallo che cantava
per il tempo che durò.

non sentì nemmeno il telefono suonare.
"le sensazioni ingannano.
adesso devo credere soltanto a ciò che vedo
e ciò che vedo è un uomo che ha paura."
milko.
ovunque ella fosse milko mancevski riusciva a trovarla.
e si vestì per lui,
pronta a invischiarsi con lui
e questo
per il tempo che durò.

del resto, quei due, insieme,
erano decisamente meglio
che non
presi singolarmente,
almeno per quel poco che durò.

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