giovedì 10 gennaio 2008

il finto felice


il finto felice non è un pessimista.
lui crede sinceramente alla felicità, ma a quella degli altri.
riguardo alla sua, ci ha messo una pietra sopra.
non da subito, certo. per un po' ci ha provato a cercarla...magari per anni.
ma è successo sempre qualcosa che lo ha fatto ricredere, e allora il finto/felice si è convinto che è meglio ignorarla e fare finta di niente, ché tanto per lui non è cosa.
il finto/felice è sempre molto simpatico quando sta con gli altri.
lui pensa che non sia giusto ammorbare la gente coi propri problemi e allora ha allenato i muscoli facciali che all'uopo prendono la forma che si confà a un felice.
per un poco si diverte e diverte.
ma essendo un finto/felice non riesce a reggere a lungo in quella posa per lui insolita, così si ritira nella sua tana (tutti i finti/felici hanno una tana) dove può assecondare la sua natura e tornare a esser serio e pensoso, stato d'animo che più si confà a un finto/felice.
a guardarlo negli occhi, nel profondo più fondo, il finto/felice si vede che felice non è...ma lo maschera bene, e non tutti sono in grado di accorgersene.
alla maggior parte della gente, il finto/felice la dà a bere.
"davvero brillante il felice". "si, una gran bella persona....lo invitiamo di nuovo?" " ma certo!"
e il finto/felice quando sente così ha voglia di scapparsene a gambe levate "lontano, signori, lontano...forse non mi rivedrete più".
ha indole solitaria, ma ogni tanto un finto/felice incontra un altro finto/felice, e allora entrambi tirano un sospiro di sollievo, ché per una volta non hanno bisogno di fingere, perché si riconoscono dallo sguardo e senza parlare.
magari si piacciono, ma stanno sempre sul chi va là e pronti ad andarsene, che alla felicità, l'ho già detto, ci hanno messo una pietra sopra.
ma proprio perché hanno poco o niente da perdere, ma per fortuna qualcosa in cui, per istinto, credere, ci sono casi in cui rimangono vicini pure se a distanza di sicurezza.
allora si crea quello strano legame per cui due finti/felici insieme fanno una mezza felicità, che non essendo felicità piena, entrambi trovano tollerabile, e quindi se la fanno bastare, finendo così per essere felici pure se sono mezzi felici.
l'importante è che non ne abbiano consapevolezza, o potrebbero scappare, non per cattiveria, ma perché la felicità, a loro, non gli ha mai portato bene.