mercoledì 2 gennaio 2008

im potenza



un uomo di 40 anni che conosco è impazzito perché non ha l'amore e nemmeno un lavoro stabile. lui è un avvocato ma non ce l'ha fatta a farsi crescere il pelo sullo stomaco necessario agli avvocati e allora da firenze si è trasferito e ha scelto di vivere al mare vicino alla centrale di cerano e di andare per i campi di carciofi o di viti o di ulivi, che qui non c'è altro, a fare i rilievi perimetrali per il catasto, con la scusa di aiutare il cognato che era il vero titolare dell'incarico e lo pagava in nero.
ma nemmeno questo lavoro è andato a buon fine.
quindi dal nulla, dopo vari tentativi di stabilità e qualche migliaio di pacchi di sigarette fumati e utilizzati successivamente per fare sculture geometriche a ricordo di ciò che è andato in fumo e di ciò che è rimasto, gli è venuta una crisi nervosa e l'hanno ricoverato nel reparto di psichiatria di un ospedale, pure quello vicino alla centrale a carbone.
dicono che abbia maledetto se stesso per essere figlio di suo padre, e che nessuno degli affetti a lui cari, in quei momenti, abbia potuto fare qualcosa per lui.

1 commento:

Anonimo ha detto...

adesso però la prima cosa che "gli affetti a lui cari" possono e devono fare è portarlo subito via da quel lazzaretto vicino alla centrale a carbone. E' pericolosissimo quel posto. E io sono con lui, anche se non so chi sia.