giovedì 10 gennaio 2008

nascosta



arriveranno carezze
sulle tempie stanche
e nelle mani fredde passerà la vita.

tra queste pareti immobili
tutto sembra immutabile
ma basta un niente,
basta un niente...

la pietra ha disegnato un profilo
che riconosco
e il suono della tua voce
accende nelle orecchie
un blues
che morde e sazia...

io e te,
a chiedere la carità alla vita,
io e te,
eterni debitori di felicità a cottimo...
ci componiamo di pezzi
raccolti per strada
da un pazzo che si crede dio
e forse lo è.

allora tu, se vuoi,
fai pure per abbandonarmi,
ma poi nascondimi nei tuoi stivali.

a me mi basta.

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