venerdì 4 gennaio 2008

m(ul)ulo



in un orto dietro casa mia, in pieno paese, tengono un mulo.
non so se lo fanno uscire o sta legato per la maggior parte del tempo.
lo spazio che ha a disposizione non è molto, a giudicare da quello che si vede quando mi affaccio sul terrazzo che domina una parte dei cortili circostanti.
l'asino, ogni notte, raglia. e i suoi versi sembrano i lamenti di una persona che stia subendo una violenza o espiando un dolore con le grida.
rispondono al suo parlare solo i gatti, e i cani.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

sono l'anonimo che ti ha scritto poco fa. sì, lo so, come si fa a credere a un anonimo che dice di essere un altro anonimo? è paradossale, lo so, ma cosa in fondo non è paradossale?
ho girovagato sul tuo blog e mi ha stupito il fatto che ci sono pochissimi commenti. come è possibile? lo conoscono così poche persone? il rosa dello sfondo è troppo demodé? eppure ho letto dei brani bellissimi. credo che farò altre visite nei prossimi giorni...

missfilter ha detto...

grazie a te per i complimenti. sul fatto che questo posto sia poco conosciuto, ti dirò che a me piace così.