giovedì 1 novembre 2007

il giorno d'ognissanti e il culto dei morti



mi piacciono le chiese
che sanno d'incenso,
il loro essere avvolte nel silenzio e
le prospettive del bramante
coi muri piatti che sembrano profondi.
mi piacciono i pavimenti a scacchi
le bifore dai vetri colorati.
mi piacciono
i marmi consumati,
gli affreschi e le assunzioni,
i demoni schiacciati,
i putti e le madonne addolorate.
mi piacciono le agiografie ritratte
tutti quei sacrifici di immolati,
uomini scotennati, uccisi e poi salvati,
le vite avventurose,
il dualismo tra l'istinto e la ragione,
l'aderire con fede a una passione.

mi piace
la candela con la cera che si scioglie
la prece e la speranza contenute in ogni fiamma
la grazia e l'umiltà di certi gesti,
le cripte e gli arcosolii,
la statua della santa senza volto,
san pietro e la ferita nella testa
l'esercizio del libero arbitrio e l'accoglienza,
le reliquie e lo stendardo del
risorto, le tre marie,
la croce ed il sudario.
il mistero della transustanziazione,
l'Essere uno e trino,
il Suo dover andare eppure stare,
andare eppure stare...
aver paura eppure stare...
quando senti
invisibile arrivare
quello spirito
che concilia la potenza con l'amore
e trovarselo lì
e guardarlo negli occhi
e poterlo chiamare per nome.

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