lunedì 5 novembre 2007

il cielo è di lattice e io sono lubrificata



la portinaia è sguaiata e grida
quando parla coi vecchi
mezzi sordi del palazzo.
io la sento da dietro la porta
e sarei pronta a saltarle al collo,
facendola pentire
di aver dimenticato
la primordiale gentilezza;
ma non voglio muovermi da qui,
perché stanotte ho dormito con
il re del mondo
e lui ha lasciato pezzi di carne calda
e liquida
tra le mie gambe
insieme a
una stella marina
che brilla intermittente
di luce al fosforo
e che prima o poi
verrà a riprendersi.

1 commento:

Anonimo ha detto...

non frequento molto la rete e i suoi blog. ma oggi mentre cercavo qualcosa in internet mi sono imbattuto in questa poesia/memoria/percezione e mi è piaciuta. cioè, mi è proprio piaciuta. non è facile che qualcosa mi colpisca. grazie.